30 novembre 2011

27/11 21^ Ossonainsieme

Mi sentirei di consigliare questa tapasciata nel lembo nord della provincia di Milano. Intendiamoci, il paesaggio non induce a soffermarsi per rimirare le meraviglie del creato. Nemmeno in una giornata come quella di domenica, gelida, ma sufficientemente soleggiata e limpida da mostrare in lontananza il Rosa. 
Quello che attira i tapascioni (e ce n'erano già un migliaio un'ora prima della partenza) alla Corriossona è il ricco (?) pacco gara alimentare prospettato nel volantino (ma di questa nulla sa il tenutario di questo blog essendosi presentato quando erano già terminati gli 800 sacchetti a disposizione) ed il ristoro finale con polenta e salsiccia (questa sì provata ed approvata). In mezzo ci sono stati 18 km, corsi con Ale ed il Pres, ad andatura semi-lenta (si usa dire di rifinitura), a fare progetti sull'anno che verrà e su quello che ci attende tra 15 giorni giù nella capitale delle tre esse (sesso suini e sciampagn). Sì perché siccome nel 2012 finirà il mondo è meglio darci sotto adesso e sciropparsi 42,195 metri di bitume prima dell'Epifania che tutte le feste si porta via, alla faccia dei tendini, del piede e di chissà cos'altro ancora da qui all'11 dicembre.

24 novembre 2011

Baci&Abbracci

Al Parco, complice la bella giornata, è un fiorire di tenerezze. Baci&abbracci tra amanti e fidanzatini a frotte sulle panchine, ma anche tra neofiti podisti. "Ciao Bella!", Ciao Biondo!, che puntualità!", "Dai iniziamo a scaldarci poi tiriamo un po'". Vabbè! Io chiudo gli occhi e sogno di essere proiettato in "Sliding Doors". 
Martedì avevo sperimentato un progressivo ad onda (2 serie da 3km in progressione), ma il differenziale di passo tra primo e terzo km mi è parso poco allenante. Oggi il cimento settimanale mi vede impegnato in un 3x2000. Passaggi da 4'12'' a 4'17'' tra l'Arena e le zone buie del Parco. Sensazioni abbastanza positive (forse ne sarei riuscito a fare un altro 2000 avessi avuto tempo) e piede sx quasi del tutto a posto.

21 novembre 2011

Altro lungo

30/11 LL 31,5 km
6/11 Trail delle Terre di Mzzo 34 km D+700 mt
13/11 Trail di Portofino 34 km D+1300 mt
20/11 LL 30 km

Adesso basta. Dopo Portofino ho impiegato 5 giorni per riprendere le funzionalità motorie. Prima i tendini di Achille ora il piede sx di Priamo. Ieri la benzina era finita al 25esimo km. Reggio si allontana rapidamente. Proviamo sabato un 4x5000 e poi si decide. Non c'è lo spunto del campione ...

15 novembre 2011

13/11 Trail di Portofino


Due trail in sette giorni forse sono un po’ troppi anche per un super-Tapabada. Ma non ne sono pentito. A Santa Margherita Ligure la famiglia tapasciona ha trovato due giorni splendidi, conditi da sole, clima mite e posti da favola. E allora fa niente se gli ultimi km sono scivolati via camminando (o “a culo indietro”, come direbbe l’assistant coach). E’ stato uno sfrecciare di giovani donne e arzilli vecchietti che mi svernicia vano come fossero novelli Usain Bolt al cospetto del tapa-trailer lumaca. Ma ne valeva la pena immergersi in questo scorcio primaverile a picco sul mare, salire e scendere inesorabilmente, senza soluzione di continuità, per un dislivello superiore a 1000 mt., trovando poco o niente da correre, ma tanto da  fermarsi ad ammirare. La corsa è tutta qui (e dici poco). 


Una prima salita per lasciarsi Santa Margherita alle spalle e poi giù verso S. Rocco. Poi ancora un’impennata, qualche saliscendi e poi giù in picchiata verso San Fruttuoso. Poi la salita per me più impegnativa dove la benzina era finita, ma il cuore contento di faticare per risalire le ultime pendici che mi separavano da S. Margherita Ligure. L’arrivo mano nella mano delle girls è stata la ciliegina sulla torta di un week end poco podistico, ma tanto famiglia Bradford. Chiudo in tre ore quasi esatte che era quanto previsto alla vigilia, senza rimpianti per essermi fermato a fare qualche scatto. Corsa non troppo adatta alle mie caratteristiche di discesista con il freno tirato, organizzazione tipicamente ligure (pacco gara con maglietta ricordo e neanche un foglio di carta – bravi!), ristori limitati ad acqua, tè, biscotti e frutta (ma disseminati ovunque), percorso ben segnalato e molti volontari attenti. Nota di merito alla bozza di birra fornita al ristoro finale (non mi ricordo il nome - sto invecchiando!). Ufficialmente dichiaro che a questo trail non ci tornerò più: la giornata perfetta capita una volta sola. 









9 novembre 2011

Visti sul MXPexpress - 2

Questa mattina la sorpresa sul MXP delle 7.34 era rappresentata dal cospicuo numero di medaglie da finisher appese al collo dei colleghi di ritorno da Nuova York. Cenni di orgogliosa intesa e senso di appartenenza valgono, da soli, il prezzo (ahimè sempre più caro!) del MXPespress in questa bella mattina di novembre. E la tentazione di fare un salto nella Grande Mela prossimamente diventa sempre più forte, non bastasse avere apprezzato in diretta il ruggito del leone domenica pomeriggio.


Ne frattempo l'estate di S. Martino è alle porte ed oggi il tepore di mezzodì incoraggia il Tapabada a sognare. Così mi dedico ad una serie di:
1x1000 (4'13'')
1x2000 (4'16'')
1x3000 (4'26'')
Magari con l'obiettivo di terminare l'anno correndo 42km su asfalto.

PS Difficile stare sul pezzo con tutto quello che sta succedendo oggi.

7 novembre 2011

6/11 2° Trail delle Terre di Mezzo

Mentre la sveglia suona la pioggia allenta la presa. Ed allora eccomi a Daverio, in questa zona così bella che a sporgerti giù vedi il lago di Varese. Campo dei Fiori è lì di fronte e oltre gli amati monti. Correre da queste parti è come essere in una riserva naturale per il trailer. C'è tutto quello che occorre per divertirsi: ampie vedute, salite senza affanno, sentieri che sembrano disegnati per chi ama correre in natura. Così i 34 km di questo 2° Trail delle Terre di Mezzo passano via senza accorgersene (o quasi). Fango, ma non troppo, acqua meno del previsto e percorso di gran fascino, nonostante la giornata grigia. Il Tapabada parte lento e finisce ancora più lentamente. Il bradipo-trailer non frequenta le lunghe distanze infangate da tempo ed allora lo spirito di conservazione prevale su quello trail. La sfida è quella di reggere il più a lungo possibile prima che i tendini alzino bandiera bianca. Ma i km passano senza troppo affanno, un po' in compagnia, ma spesso correndo in solitudine, quasi per gustare meglio tutto ciò che sta attorno. Alla fine oltre tre ore e mezza di puro godimento (peccato finisca così presto!). Il contorno allo spettacolo della natura è composto da ristori puntuali e ben forniti, da un ottimo presidio del percorso e da un balisaggio hors categorie. Finisce in gloria con polenta gorgonzola e salamella a fornire le uniche maltodestrine old style che lo stomaco del Tapabada possa sopportare. Ora sotto a chi tocca!


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