Dici Briga Novarese e mi vengono alla mente i primi passi fatti dal tenutario del blog nel trail. Erano per la precisione i Sentieri di S. Cristina e correva l’anno 2010. Così i 20 km di quest’oggi su e giù per i due colli, S. Michele e S. Colombano, sono stati un ritorno alle origini, con tanti km in più nelle gambe e tanti sogni in meno nel cassetto. A volere essere onesti i sogni restano, ma forse è il tempo che inizia a mancare.
Come due settimane fa, causa Covid, si parte in onde e con
bevande al seguito, ma i partecipanti sono così tanti che sul percorso non si
resterà mai soli. Il percorso è il solito dell’edizione 2018, a cui avevo
partecipato. Si tratta di darci dentro nei primi km per arrivare in cima ai due
suddetti colli e poi darci dentro per superare i brevi strappi di salita che il
percorso riserva. Sicuramente gara meno impegnativa di quella di Gargallo, ma
dove occorre comunque rilanciare dopo ogni strappo per non
perdere il ritmo.
Sulla prestazione del tenutario non c’è da dilungarsi. Sono piaciuti l’impegno nel mantenere il passo anche sulle salite e la determinazione a non lasciarsi scappare il socio, che, complice una giornata di forma non splendida, ha dovuto sentirsi sul collo per 20 km il respiro affannoso del cinghialone.
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