Cardana di Besozzo, cross dei due
pini. Ovvero come ricavare un gran bel percorso di cross intorno ad una collina
sormontata da due pini con vista lago. Tante curve, qualche salita e pochi dritti
come si conviene ad una campestre. Nuvole basse e tanta pioggia nel pre-gara
non tengono, infatti, lontano molti aficionados del genere. Noi, ad esempio, facciamo
più di 50 minuti di auto (solo andata) per una corsa che ne dura non più di 20.
A livello prestativo oggi mi sono tornate
in mente le parole di Sebastian Coe (per chi non lo conoscesse, beh, non so
cosa dire) che paragonava l’atletica al poker "Sai che carte hai in mano,
e magari sono solo scartine, ma devi tenere la testa alta". E così ho
fatto. Mi sono buttato nella prima discesa come fosse l’ultima della mia vita,
ma alla successiva salita ero già in debito Ben presto A. mi ha salutato e se n’è
andato. Ma ho continuato a bluffare fino all’ultimo dei 5 km previsti, guadagnando
posizioni su chi bluffava peggio di me. Poi ho avuto un moto di orgoglio. Sono
andato a riprendere la sempiterna canotta verde della 3V e sull’ultima salita ho
raggiunto A. Piuttosto provato, ma ancora in me da accennare uno sprint sul
filo di lana.
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