Ripartire
di slancio. Per tenere fede ad una promessa, perché avevo pagato il biglietto
con largo anticipo. E lo faccio da questa Maremontana, a Loano, che il mare di
inverno è quello che mi veste meglio. Sì, inverno, perché piove e tira vento e
la schiuma del mare sopra gli scogli sembra la foto di questo inizio 2015.
La
voglia di mettermi sulla linea di partenza è quella degli ultimi tempi. In più
ci si mette la pioggia battente alla faccia di tutte le previsioni, ma non
degli organizzatori della Maremontana, il cui volantino recita sprezzante “Dalla
sabbia alla neve”.
Ma
siamo qui e allora tanto vale fare fatica. Arranco con prudenza sulle prime
salite della mia stagione. Scrosci ventosi e sentieri trasformati in ruscelli
mi accompagnano fino agli 850 metri s. m. di metà gara. Alle spalle il mare non si
scorge più, nascosto dietro la montagna. Poi il ristoro e giù, con juicio, per non perdere l’unico
ginocchio che ancora è sano. Tastare il fango con circospezione e poi
procedere. Controllare lo specchietto retrovisore per evitare chi sfreccia
sulla corsia di sorpasso. Dopo 3km di discesa ancora due strappi, corti ma non
banali. Ormai il mare giù in fondo mi indica l’approdo. Ci arrivo a questo
traguardo un po’ anonimo, come un film in bianco e nero … Per ricominciare.