21 febbraio 2013

Non ricada sui figli la colpa dei padri

Incredibile! Anche in giorni così trovi sempre gente che corre al parco. Incluse le signore accessoriate con sgabello pieghevole sottobraccio che di fretta raggiungono il tendone bianco sotto l'arco. Chi non sfila dentro, sfila fuori, con il misto neve tuttintorno, che dà più fastidio il vento che la neve gelata. Si sfila (si corre) per non saltare una seduta, perché anche questa è moda, perché oggi è giovedì. C'è chi lo fa anche per espiare le proprie colpe.

Allora the punishment è per te, princess only for my eyes!


19 febbraio 2013

Salmone

Il divieto d'accesso per manutenzione sentieri non mi ferma. Salgo lungo la Ponale in questa giornata di finta primavera con il vento che spira dal Balino e qualche vela in mezzo al lago a togliersi l'umido di dosso. Non sono solo: i primi bikers di giornata mi vengono incontro, incuranti del podista tapino e dei tratti privi di protezione vista lago. Tocco la sbarra e torno giù che non so quanto il tendine potrà reggere. Attacco la salita verso la Rocchetta e mi trovo ancora salmone controcorrente. Fiumana di gente, bimbi e cani al seguito, tutti con il loro buono polenta party al collo. Qui le IVV sono poche, ma hanno sempre una buona ragione di esistere. Io sbuffo per il primo megamix di stagione e loro se la ridono. Più in alto c'è ghiaccio. Per oggi può bastare. Torno in piano ad assaporare la finta primavera lacustre.


11 febbraio 2013

Nel giardino di casa



Come dice? “Se il Tapabada non va al Monga, il Monga…”. Nel giardino di casa va in scena l’ultima puntata del prestigioso trofeo Monga. Ci arrivo in bici con largo anticipo, che se non fosse per le chiodate si poteva iniziare il riscaldamento partendo da casa. Arrivo in tempo per vedere un noto blogger discutere amabilmente con gli addetti al campo e per prepararmi con ardore alla prima gara del campionato sociale (sarà certamente anche l’ultima per il Tapabada). Gli M45-50-55 sono terra di nessuno (senza passato e senza futuro) e così finiamo in coda (o quasi) a tutte le gare. Il sole, tanto e ventoso, non riscalda uguale neanche alle undici. 3-giri-3 intorno alla pista d’atletica, che guai a graffiarla con i chiodi sopra ai 9mm si affretta a precisare lo speaker (sempre quello dei Fantagiochi di giugno, ma meno socievole quest’oggi - sarà l’alzataccia?). Mettere un circuito dentro il fazzoletto di terra che sta ai bordi della pista è cosa difficile. Ne esce un simil-toboga da far girare la testa. Bene le curve e controcurve, ma quando è troppo è troppo. Poi neanche un po’ di fango. Bah! Comunque il Tapabada si impegna, sbuffa, cerca il duello ravvicinato con qualche socio. Alla fine si impappina a scrutare gli amati monti (sta a vedere che domenica prossima pioverà!), ma non si lascia sfuggire il secondo posto tra gli M45 sanmarchini (gli assenti hanno sempre torto). 36esimo su 95 in 25’08’’.

PS: salutare così la stagione dei cross non va, urge ripensamento su appuntamenti primaverili

4 febbraio 2013

3 febbraio - Cinquemulini (mediamente)


Di forza ne avevo, le gambe erano buone, ma i piedi no. Mancava solo questo per la quadra dell’equazione di Venanzio. Ma la Cinquemulini me la sono goduta uguale, nonostante il tendine non più d’Achille. Soprattutto perché mi è parso di stare ad una grande festa mentre guardavo tanti ragazzi e ragazze riscaldarsi e poi correre in mezzo ai campi umidi. Con gli occhi pieni di tanta gioventù aspettavo in mezzo al vento la mia ora e mi producevo in facili confronti tra questa cosa qui, a cui stavo assistendo, ed una qualsiasi maratona, dove mediamente l’età è quaranta, dove mediamente lo pseudoatleta trova nel cimento podistico il riscatto agli affanni della vita, dove mediamente il medesimo pseudoatleta cerca nel gesto atletico quello che questi ragazzini hanno già dentro: il sano divertimento, che oggi è la corsa e domani chissà che … 



Affacendato in queste riflessioni il resto, capirete, è contorno. Ad iniziare dalla batteria di 370 polli d’allevamento (MM35-40-45) messi a razzolare in un fazzoletto di pochi metri quadri e sbattuti in avanti da uno sparo di pistola. Così il giro di lancio il Tapabada lo passa cercando di evitare inutili eroismi, nel secondo si produce con maggiore verve agonistica, sebbene i drittoni inducano ad un’andatura che può far male. Al terzo, infatti, il Tapabada già pensa con preoccupazione all'ultima rampa appena più in là della campana dell'ultimo giro. Il quarto, infine, lo tiene in pugno per il rotto della cuffia, guadagnando posizioni (di rincalzo of course), più per demeriti degli altri che per le proprie doti di finisseur. Il tutto su terreno morbido, ma non troppo (altro che impasto!), passando in mezzo alla storia, che qui vuol dire mulini, soddisfatto (sempre mediamente) del tempo registrato, del windy and chilly day, insomma della festa tutto compreso.























































RESPONSABILITA'

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. L'amministratore del blog, pur mantenendo costante azione preventiva, non ha alcuna responsabilità per gli articoli, siti e blog segnalati e per i loro contenuti. Ogni commento inserito nei post viene lasciato dall'autore dello stesso accettandone ogni eventuale responsabilità civile e penale. Le foto ed i video contenuti in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono copyright dei rispettivi autori/agenzie/editori.