12 novembre 2012

Tutto d'un fiato



Uno sparo e via. I primi sono già là in fondo ed io fatico a mettermi nella pancia del gruppo. Non è mica spirito trail questo. Ci vuole piuttosto tutto lo spirito competitivo che ho addosso per non far scappar via l’altra casacca sociale presente qui. Battesimo nelle campestri per il Tapabada, qui a Vaprio d’Agogna, dove ho già una suite che mi attende per l’eternità con vista sul Rosa. Battesimo con pioggia, fredda ed insistente. Sopra il cielo buio, sotto fango a volontà per il centinaio di acrobati intervenuti. Il primo km lo faccio tutto d’un fiato (4'27'') e non so come resisterò a fare tre giri in questo pantano. Ma il Moreno non lo mollo, anche se corre con l’handicap delle scarpe da libera uscita. Al secondo km (4'41'') c’è da scendere l’argine e risalirlo da parte opposta, con gente che perde l’ancoraggio e chiodi che fendono l’aria a livello femorale. Al terzo km (4'25'') il Moreno mi sembra un po’ in affanno. Ci metto cuore e poca tecnica: le curve le prendo larghe che al palo si è formata una trincea di fango. Al quarto (4'41'') passo una bionda del Casorate e lascio il socio alle spalle. In risalita dall’argine mi sembra di aver perduto una scarpa in mezzo al fango, invece no. Al quinto (4'20'') è già suonata la campana dell’ultimo giro e ne supero altri due che hanno terminato la benzina. Inizia il sesto (4'39'') e alla prima curva passo anche la triatleta targata Bellinzago. Il rettilineo finale è qui e adesso. Quello davanti è troppo lontano, ma tiro uguale (4'17''). Dietro ne arriva un altro in gran rimonta. Lo prendo? Lo controllo? è finita
quanto abbiamo fatto? 
29.47
di che categoria sei?
penso M40, ma non faccio classifica
comunque sei 40esimo su 110
ah! (stupore)


9 novembre 2012

Comunicazione di servizio

Tutto pronto per domenica. Appena dopo il primo km guardatevi in giro ... e portate un euro!

8 novembre 2012

Koala al parco



[…] correva l’anno 1974 e la PRO LOCO VAPRIESE organizzava i CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI - FEMMINILI E MASCHILI- DI CORSA CAMPESTRE. Ai nastri di partenza si presentavano i più bei nomi del podismo nazionale.Tra le donne Paola Pigni (vincitrice del titolo), la Gargano (terza) e una giovanissima Gabriella Dorio (seconda) che ebbe poi una fulgida carriera coronata anche daallori olimpici. Tra gli uomini i più pronosticati per la vittoria erano nell’ordine: Franco Arese, Pippo Cindolo e Franco Fava. Ma chi si aggiudicò il titolo? Nessuno! Già perché una falsa partenza, sciaguratamente segnalata in ritardo, creò una confusione imprevedibile con la maggior parte dei concorrenti che si fermarono e pochissimi che continuarono, percorrendo imperterriti tutti i giri previsti. La gara fu annullata e Vaprio d’Agogna assurse alla cronaca sportiva nazionale con un clamore decisamente superiore all’importanza. dal sito www.provaprio.no.it  
Sabato riprende la tradizione

Il clima mite riporta in primo piano il problema delle zanzare a Milano e dei podisti al parco Sempione. In pausa pranzo è un fiorire di ripetute pro-maratona, pro-maratonina, pro-chisacosa. Il Tapabada non vuole essere da meno e rinvigorito dall'attesa per il nuovo cimento ne fa dieciperquattrocento. Sostenuto, che sente aria di competizione, anche se poi tutto questo un senso non ce l'ha.

PS: visti al parco persone sedute sul prato che abbracciano alberi (qualcuno anche in posizione fetale). Tema da approfondire.

7 novembre 2012

Ready for takeoff

Le riconoscerò ancora sabato sera? Fango e nuvole ...


5 novembre 2012

4 novembre - 3° Trail delle Terre di mezzo



Il terrazzo è la tolda della mia nave. Da lì scruto le nuvole in attesa dell’onda giusta per partire direzione Daverio per il 3° Trail delle Terre di mezzo. In questo periodo leggo molto, di corsa e sulla corsa, ma corro poco e oggi è un giorno in cui vorrei correre ancora meno. Ma si sa che il tenutario di un blog ha obblighi sociali da rispettare. E allora la pioggia si fa più fina e la discesa nel box meno opprimente.
La corsa è il copione di quella dell’anno scorso, per cui rimando al relativo post (un altro effetto collaterale del leggere molto è il concomitante scrivere poco). Minime le differenze con la passata edizione: ci ho messo un minuto in meno dell’anno scorso per concludere il trail (e lo spirito trail tapa dov’è andato a finire?), il fango era in quantità maggiore, la polenta migliore.

Note a margine:
a) da metà gara ho accusato dolorosi crampi al vasto mediale di entrambe le zampe (desuetudine a percorrere queste distanze a passo di simil-corsa?);
b) nonostante il sopramenzionato problema ho recuperato posizioni negli ultimi km (alla faccia dello spirito trail);
c) nota di merito al Pres che mi è piombato addosso come un falco all’ultimo ristoro e ha messo la freccia del sorpasso prima dello striscione finale;
d) ho goduto del terzo tempo sia per la polenta (di cui sopra) che per la birra, ma soprattutto per la compagnia di vecchi amici

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