28 luglio 2010

Stessa grinta

Visto ieri sera Meucci andare a vincere il bronzo -quasi argento- nei diecimila europei. Seduto comodamente sul divano ne apprezzo il gesto atletico e la grinta nel tenere la scia di Thompson. Vabbe' davanti c'erano i britannici, cresciuti con i racconti delle epiche sfide tra i padri del mezzofondo europeo (Coe e Ovett), e allora si sa come va a finire. Nell'atletica però si può anche gioire per un terzo posto. Ispirato dalla medaglia azzurra stamattina alle 5.30 non faccio fatica ad uscire per il solito giro(tto) mattutino. Per celebrare l'evento però scelgo di allungare e gli 8K diventano dieci. L'andatura non è molto briosa, ma con il passare dei km prendo slancio e concludo, come mi sono ripromesso di questi tempi, in progressione, con l'ultimo km sotto ai 4'. Certo il gesto atletico non sarà uguale a quello di Meucci, ma la grinta del Tapabada per raggiungere 'sta velocità è la stessa :). 10K in 48'.

26 luglio 2010

Potenziamento gambe e addominali

Per una domenica niente gare e niente corse per il Tapabada. Visto il folto numero di appuntamenti per questa ultima domenica di luglio decido di saltare il giro. A casa le girls mi reclamano e allora partiamo per un giro in montagna tutti insieme. Ma non sarà una gita domenicale a fermare il denso programma di allenamenti del Tapabada. Così prima viene il potenziamento muscolare con Emma sulle spalle per un'ora di pura salita. Poi il potenziamento degli addominali causa il forzato stop culinario imposto dalla famiglia in questo bel posto. Giornata positiva anche dal punto di vista atletico per il Tapabada, nonostante il freddo e nonostante la Rossa non avesse il vestito migliore.

23 luglio 2010

23 luglio - 2^ Corriarsago

Ultimi scampoli di luglio e ultime serali prima del meritato riposo nel buen retiro. Oggi si corre ad Arsago Seprio e con il ricordo della Bettelmatt Runner ancora nei quadricipiti il Tapabada si presenta alla 2^ Corriarsago. Il cielo è nero sopra i circa 600 piedi pronti a mettersi in moto su questo percorso lungo 6,4 km. La corsa presenta un'alternanza di asfalto e sterrato. Fatico un po’ a prendere il ritmo, poi cerco di mantenerlo costante fino al traguardo. Ultimo km fatto in progressione, e non mi faccio mancare lo sprint finale con un altro podista, che mi beffa sul nastro. 80esima posizione con tempo finale di 27’33’’. Buona gara e bel percorso. Dal numero di persone sotto il tendone, anche lo stand gastronomico non deve essere niente male. Peccato non essersi fermato per le salamelle, ma a casa le bimbe attendono il papà.

19 luglio 2010

18 luglio - Bettelmatt Runner

Dici montagna ed ognuno pensa alla sua idea di montagna: un luogo, un’esperienza, un ricordo. Per il Tapabada l’alta Formazza è il posto che più si avvicina al concetto di montagna, dove il turismo non è ancora di massa (tranne le domeniche di luglio), le cime sono difficilmente raggiungibili, il senso di appartenenza al monte è ancora radicato. Non c’era dunque posto migliore per il Tapabada da cui iniziare la sua “breve” vita di skyrunner. Qui, dove l’azzurro del cielo, il bianco dei ghiacciai ed il verde dei laghi alpini si fondono in una magia di colori, il Tapabada ha disputato la Bettelmatt Runner, corsa in montagna di 20km, evento collaterale alla ben più dura Bettelmatt Skyrace.
Dopo giorni di afa si sale in quota e Riale accoglie con un vento sferzante e 13°C un centinaio di skyrunners che daranno vita alla skyrace del Bettelmatt, e un numero più consistente di partecipanti alla gara corta. Si parte che sono quasi le nove dopo che per primi si sono mossi quelli della lunga. La salita è quasi tutta nella prima parte del percorso. I tornanti su asfalto per arrivare al lago di Morasco servono a spezzare il fiato. Poi in fondo al lago ci attende la prima asperità per salire alla piana del Bettelmatt. Lungo la salita si forma un serpentone di atleti che arranca. Ma alzando lo sguardo vedo già chi, anche in salita, mantiene un passo di corsa (!). Sulla piana si riprende a correre, ma l’acido lattico si è già accumulato nelle mie gambe. Ora arriva il pezzo più duro della corsa. Si affronta la salita al Passo del Gries, la cima Coppi della corsa con i suoi 2479 metri. Oggi faccio gara con il Presidente, come spesso mi capita in questo tipo di corse. Davanti a me due ragazze salgono veloci, io dietro con il fiatone cerco di non mollare, ma si capisce che le tipe hanno più attitudine alle corse in salita del Tapabada: appena le pendenze lo consentono corrono. Dopo oltre 7 km ed un’ora e dieci di corsa arriviamo al Passo Gries, dove è posto il primo ristoro. Il vento spazza via la fatica. A lasciarci senza fiato è il panorama che si può godere da qui: il ghiacciaio del Gries con il lago che ne prende il nome sotto di noi, a sinistra si staglia l’Arbola e di fronte la catena di monti svizzeri che corre lungo la Val Bedretto. Siamo già oltreconfine e qui inizia un lungo tratto (fino al 14esimo km) di meravigliosi saliscendi. Si calpesta anche un po’ di neve. Al passaggio del primo nevaio battezzo la neve con una bella caduta. Si procede così fino alla Capanna Corno, dove si trova il secondo ristoro. Qui ce la prendiamo comoda, come tapascioni in puro spirito IVV il Pres ed il Tapabada si rifocillano con calma, mentre sfilano runners più agguerriti di noi, desiderosi di rimontare posizioni. Si riprende su un sentiero in costa sotto la punta d’Elgio. Si sale sensibilmente, è un tratto delicato: a sinistra il pendio si butta giù verso la strada che sale vero il Nufenenpass. Occorre prestare attenzione. Poi un’addetta (?) sul percorso ci avvisa che inizia l’ultima salita. La prendiamo di petto (la salita), fiduciosi che finisca presto, ma non è così. Si risalgono immensi pratoni. Infine si scorge il chiosco del ristoro. Siamo al Passo S.Giacomo. Qui termina la salita, ma non la corsa. Mancano ancora circa 6 km per arrivare a Riale. Ora si costeggia il bacino del Toggia, lo sterrato è corribile, ma sufficientemente sconnesso per farsi male se non si presta la dovuta attenzione. Escursionisti e “merenderos” ci guardano perplessi. Pochi gli incoraggiamenti. Al ristoro del rifugio Maria Luisa ci superano altri concorrenti, ma il Pres ed il Tapabada non si vogliono far mancare l’ultimo the. Ancora qualche km, poi il percorso si butta giù verso Riale, lasciando lo sterrato per proseguire sul sentiero che taglia i tornanti. Perdo ancora posizioni, la discesa non è la specialità del Tapabada, il ginocchio scricchiola e si sente. Mi superano anche i primi tre concorrenti della lunga (doppiato, ma felice nell’incoraggiarli con il mio allez, allez!). Poi sul piano il Presidente mi aspetta. Abbiamo fatto gara insieme, giusto così alzare insieme le mani sul traguardo. La nostra fatica è durata 3 ore ed è stata lunga 21,63 km. Il tempo sembra essere volato. Mi pare non sia stato sufficiente per assaporare fino in fondo le tante emozioni che mi ha riservato questa gara. Avrei corso ancora per qualche ora e così mi fermo a guardare gli arrivi degli skyrunners, a condividere la loro gioia che è stata anche la mia. Scendo a valle con negli occhi i colori di queste montagne, l’esperienza di una gara dal voto “hors categorie”. Arrivederci al prossimo anno e questa volta sarà skyrace.

12 luglio 2010

11 luglio - 33^ Marcia de la Carafa


Un indizio per sapere se una IVV/tapasciata è da catalogare tra quelle da fare almeno una volta nella vita? Il numero di pullman parcheggiati nei dintorni della partenza. Ieri di pullman provenienti da fuori regione (Veneto ed Emilia) ce n’erano in buona quantità alla partenza della 33esima Marcia de la Carafa, IVV, con tracciati da 4-12-27 e 42 km, che si snoda lungo tutta la Valle di Ledro. Ed il Tapabada non si è lasciato sfuggire la possibilità di testare questa tapasciata che si avvicina molto ad un trail in piena regola. La scelta cade sui 27 km (che alla fine risulteranno 26). Si parte da Biacesa, all’inizio della Valle, e si risale un po’ su sterrato, un po’ su asfalto tutta la valle fino a Pieve di Ledro. Per quelli che optano per la 27 da Pieve si ripiega sull’altra sponda del lago per tornare alla partenza, non prima però di avere solcato alcuni sentieri laterali molto "pendenti".
Tracciato caratterizzato da bellissimi scorci sul lago di Ledro e mai monotono. Si percorrono in prevalenza sentieri e strade forestali, ma l'asfalto è presente soprattutto nella prima parte. Ristori abbondanti e ben curati. Pochi podisti sui percorsi lunghi, in compenso molti tapascioni e molti bimbi su quelli da 4 e da 12. Il Tapabada arriva alla meta dopo quasi tre ore, per la maggior parte trascorse a ripetersi che con un caldo così era meglio essere da un’altra parte. Comunque soddisfatto per i luoghi e per l’allenamento in vista della Skyrace di domenica prossima.

9 luglio 2010

8 luglio - Athlon run

Metti uno dei paesi più incantevoli della nostra provincia, aggiungici una società podistica che organizza una serale per bene e completa il tutto con un numero di podisti né troppo numeroso né troppo esiguo, desiderosi di soffrire il caldo di questi giorni. Questi gli ingredienti della Athlon Run, corsa serale di 5.4 km, disputatasi Castiglione Olona. Ieri u giornali ricordavano il ritorno di Bolt in pista, ma si dimenticavano di citare la prima uscita del Tapabada con la canotta sociale dopo la Maratona di Milano. Cose che capitano. L’inizio è di quelli sprint: come sempre Alessandro parte in quarta ed io dietro 3’51’’ il primo e 3’48’’ il secondo, complice la discesa che ci porta sullo sterrato che costeggia l’Olona. I successivi due km di sterrato si fanno sentire, l’andatura si attesta sui 4’10’’, vengo superato ma supero a mia volta. Poi si ritorna verso il paese con il passaggio sul ponte dell’Olona. Primo strappo per arrivare alla Collegiata (uno sguardo e via) e poi la salita finale fatta ad andatura veramente mediocre, nonostante gli ultimi allenamenti in salita. Taglio in 22’28’’ e 50esima posizione, stracco stracco, ma contento di aver testato questo percorso. C’è il tempo di riforcillarsi e mangiare anche un pezzo d’anguria prima di prendere la via di casa.

7 luglio 2010

Caldo - 3

Ne approfitto della trasferta al lago per farmi un giro mattutino diverso dal solito. Spero in condizioni climatiche migliori rispetto a quelle che si trovano a Busto, ma la pioggia della notte ha aumentato l’umidità anche qui. Fatto il lungolago risalgo la ciclabile sul Sarca, circumnavigo il Brione fino a S. Alessandro. Sono quasi 10 km fatti ad un ritmo in leggera progressione ed in buona spinta anche sull’erta finale che mi riporta al Grez. Poca gente in giro (da queste parti si svegliano un po’ più tardi?) e pochi podisti. In compenso sulle pendici del Brione qualche mucca pascola allegra; anteprima di quello che mi attenderà tra meno di un mese nel mio buen retiro.

5 luglio 2010

Caldo - 2

Caldo, caldo e ancora caldo. Venerdi niente serale. Sabato mattina 12km a ritmo lento nel Parco Alto milanese. Domenica la voglia è zero. Ma prendo l’auto e posteggio a Tornavento. Cerco un po’ di salita per dare concretezza alle fantasie di mezza estate. Dopo il terzo km devo fermarmi x’ mi sembra che la benzina sia finita. Riprendo e parto per una serie di ripetute (alla fine saranno 4) lungo la salita che porta a Vizzola ed è parte del mio giro Mangia&bevi. Chiudo il circuito tornando all’auto; nelle gambe 15 km e qualche kilo in meno. Totalmente svuotato.

RESPONSABILITA'

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. L'amministratore del blog, pur mantenendo costante azione preventiva, non ha alcuna responsabilità per gli articoli, siti e blog segnalati e per i loro contenuti. Ogni commento inserito nei post viene lasciato dall'autore dello stesso accettandone ogni eventuale responsabilità civile e penale. Le foto ed i video contenuti in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono copyright dei rispettivi autori/agenzie/editori.