28 dicembre 2011

Grande umiltà e massima ironia

La prima settimana di preparazione all'appuntamento di marzo (quello con la A maiuscola) se ne va in vacca. Ma se il buongiorno si vede dal mattino la seconda settimana è sicuramente meglio. Oggi 15 km (10 CL +5 CM). Meglio del previsto la parte veloce, nonostante il buio sulla strada ed i kili in più. Rispettare il programma non si addice al Tapabada, ma l'obiettivo 50/week è da centrare assolutamente. Sempre con grande umiltà e massima ironia, non facendoci mancare nulla.


26 dicembre 2011

Ripresa

Salta la corsa natalizia, ma ci rifacciamo a S. Stefano con i soci sanmarchini. Sgambata nei boschi di Tapasciopoli a far programmi per il 2012. Fino a quando non finirà il mondo. Intanto ci godiamo la giornata di sole.


21 dicembre 2011

Matematica

A futura memoria: real time, km totali  percorsi nelle ultime 13 settimane di allenamento e km per settimana delle ultime 8 di 9 maratone del Tapabada. Poi uno dice che la maratona non è matematica.


12 dicembre 2011

Sopravvissuto e sopravvivente


Sopravvissuti e sopravviventi o Ho ancora la forza: quale tra queste due canzoni del liga scegliere come colonna sonora della nona maratona del Tapabada? Sopravvissuto ad un’altra fatica su asfalto era il mio stato d’animo all’arrivo, con ancora la forza di terminare dignitosamente una maratona senza preparazione specifica. Al trentesimo non mi capacito di essere ancora in grado di pensare al traguardo. I continui cartelli dell’organizzazione che rimandano al bus navetta per i ritirati solleticano il mio profondo. Che ci faccio io qui? In mezzo a questo serpentone di gente che si muove verso il traguardo, ad un passo da campi ancora verdi di questo caldo autunno. Sarebbe da lasciarsi cadere sfiniti sul ciglio della strada, a rimandare giù quello che vuole venire su, andare affanc… tutta sta fatica. L’abitudine sbiadisce la dipendenza emotiva. Francesco ci confessa di lacrime asciugate dopo aver tagliato il traguardo della sua terza maratona. Quanto mi sembrano lontane quelle emozioni ai miei occhi! Ma ogni maratona è un’esperienza a sé stante ed oggi l’emozione è una pacca sulla spalla ricevuta e una data sulla linea dell’arrivo. Nella stanza che ci ospita in quattro, ognuno di noi lancia sul tavolo il proprio futuro certi che la notte farà buon uso delle nostre previsioni. Io dico tra le tre ore e trenta e le tre ore e quaranta. E così sarà; che la maratona è matematica e nulla puoi lasciare al caso.
Parto con il Pres che cerca il PB, il passo è intorno ai 5 min/km, un po’ più tirato di quello previsto, ma fino alla mezza tutto scorre veloce nell’incanto di una mattina non troppo fredda e di scorci bucolici. La spia rossa si accende all’inizio del falsopiano che segna il 24esimo e che si allunga per altri quattro km. Non c’è un punto preciso di rottura, Tra il 25esimo ed il 30esimo km più volte penso di fermarmi, ma resisto. Soffro dal 35esimo in poi, la testa va via per un po’, mi perdo nei miei pensieri, ma ritrovo il Pres al ristoro del 39esimo e con lui una motivazione per terminare la maratona in 3h34’01”. Poi una pacca sulla spalla vale più della medaglia (molto bella). Sopravvissuto e sopravvivente.  


6 dicembre 2011

Punti fragola

Si potrebbero scrivere pagine e pagine sulla settimana che precede l'impegno podistico in una maratona. I libri ed i siti dedicati si dilungano su questo fondamentale periodo pre-gara, elargendo consigli su tipologia di allenamenti e alimentazione speciale da seguire negli ultimi giorni che ti separano dalla gara, in modo da arrivare al fatidico giorno al top della forma; insomma per non mandare in vacca mesi e mesi di duro lavoro. Attenzione dunque podista-tapascione! Anche tu che corri al folle ritmo di 5min /5min e 10sec al km (e che pensi ugualmente di poter emulare Baldini) devi sottostare alla dieta dissociata (tre giorni solo proteine, tre giorni solo carbo), dedicarti alla corsa ritmo gara nella domenica che precede, fare le ripetute di scarico-glicogeno il mercoledì antecedente, e poi... e poi la messa è finita e puoi andare in pace.
Il Tapabada raccoglie gli ultimi punti fragola sul lago. Esco da casa con il naso all'insù perchè oggi Santa Barbara devo accontentarmi di guardarla da sotto. Strada facendo la nebbia si dirada, sul lago e nella mia testa. Parto per una prima serie di 4 km un po' allegra (4'48''), seguita da un'altra più mossa (4'41''), per finire con 3 km tirati ma non troppo (4'22''). L'ultimo km della prevista terza serie di quattro lo lascio ai posteri perchè i mercatini prenatalizi abbagliano le girls e accorciano le tabelle scritte sui manuali. In tutto fanno 16 km. Sensazioni negative dopo i primi due km (mi fermo dunque (ci) sono), poi la corsa si fa più fluida e termino con la speranza di portare in fondo anche la maratona numero 9. L'ultima settimana la battezzo con polenta di Storo e Teroldego Rotaliano.  Poco da correre e tanto da celebrare nei prossimi giorni. I punti Fragola sono già sulla fidaty, domenica passo a ritirare il premio che mi spetta in quel di Reggio.

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