27 aprile 2011

Il corridore

Oggi la Ford del vicino passa nel corsello con quasi dieci-minuti-dieci di ritardo. Mi giro ancora addormentato e la sveglia fa le 6.10. Vatti a fidare di 'ste sveglie biologiche. Il gps resta sul comodino, una volta ogni tanto, ma il correre senza mi fa sembrare nudo. O forse è solo il vento freddo che scende dal monte a darmi questa sensazione. Il gir-otto mi aspetta da un po' e ci ritorno con le narici belle aperte per respirare questa primavera che sboccia nel verde degli alberi e nel profumo dei fiori.
Le gambe sono ancora indurite dalla due giorni pasquale, ma l'uscita termina comunque in progressione. Venerdì, se il tempo regge,  un po' di Gamba d'oro per velocizzare e poi un we di salite e di ispirazione.

26 aprile 2011

Circuito delle vacche

M.: "Ma corri anche a Pasqua?"
T.: "Perchè tu a Pasqua smetti di mangiare o di respirare?"
M.: "Ma cosa c'entra, almeno le feste comandate passale in famiglia... Già corri tutti i giorni, pensa alle bimbe".
T.: "Ci penso non preoccuparti, e poi non è che corro tutto il giorno"
M.: "Neanche fosse il tuo lavoro"
T.: "E' di più, è una condizione dell'anima. Adesso vado. Buona Pasqua mamma"
Così 20 km domenica per santificare il dì di festa. Giù in valle non sono l'unico a sfruttare una giornata con pochi bikers nei dintorni. Poi lunedì mi invento il "circuito delle vacche" per prepararmi ai prossimi appuntamenti in salita. Arrivo a Tornavento di buon'ora. Qualche km di riscaldamento fino alla vecchia dogana austroungarica e poi inizio un circuito che ripeto 5 volte e che termina con il sentiero delle vacche (circa 100mt con pendenza interessante). Poi allungo il giro e ripeto quattro volte lo sterrato che riporta alla vecchia dogana. Mentre arrivano i primi merenderos, con birre e salsicce al seguito, io ne ho già fatti 10 e per oggi basta. 


Il lungo we termina davanti ad una bottiglia di prosecco a portare la buona novella a chi non è ancora illuminato dal sacro fuoco della corsa, a fare adepti, scrivendo tabelle "da zero ad un'ora" su un tovagliolo di carta, a strappare promesse per rivedersi da queste parti per la Corsa del Tapabada a fine maggio. Forza che il popolo è in cammino e cresce giorno dopo giorno.

18 aprile 2011

17 aprile - 1° Sarnico-Lovere

Chiudo la porta e scappo via. Per festeggiare il tempo che passa scelgo di corrergli davanti che magari non mi prende. Vietato far sedimentare le sensazioni sul fondo della bottiglia, come una weiss qualunque. Meglio essere una strong ale, magari un po’ complessa da interpretare, ma con qualche bollicina in più.


Così all’alba dei 43 Ale ed io siamo a Lovere per questa prima Sarnico-Lovere, 26km poi ridotti a 25, da correre sulla riva del Lago d’Iseo e organizzata da quell’ideatore di belle gare che è Gianni Poli. Siamo in tanti, circa 1000, ad essere baciati dal sole primaverile di questi giorni. Parcheggiamo a Lovere, prendiamo il bus navetta e arriviamo a Sarnico, per la partenza, ancora prima di realizzare che siamo svegli. L’idea è di correre in progressione godendosi il panorama, ma con il chip al petto i buoni propositi svaniscono con il primo venticello che scende bastardo dal monte. Fin dai primi km l’andatura è poco consona alle tre settimane di pausa che mi sono concesso dopo la maratona. Il ritmo è sui 4’40’’ e rimane tale per quasi tutti i 25 km del percorso, che ci regala scorci magnifici, intervallati solamente da poche galleria. La strada presenta qualche strappo e poi la salita più impegnativa che precede Riva di Solto. Al 19esimo Ale mi saluta e parte in progressione, io procedo con il mio passo, ma cerco di tenere costante la distanza che mi separa dall’allievo, ormai diventato maestro. La stanchezza degli allenamenti mancati inizia a farsi sentire, ma Lovere è vicina. Le ultime curve e si entra in paese. Riesco anche ad accennare una progressione e chiudo la fatica in 1h54’42’’, con una media di 4’36’’. L’allievo oggi ha corso con la testa e superato il maestro; la soddisfazione è quindi doppia per i pirati vegnù da Vares. Ristoro, pacco gara e ritiro borse tutto perfetto, come le docce, sensualmente calde, presso la piscina di Lovere. Organizzazione eccellente e corsa da consigliare. Festeggio i 43 con una finta Red Bull, gentilmente offerta dall'allievo per rivitalizzaere il maestro, seduti sul cofano della macchina. La strong ale è in frigo che mi attende per le meditazioni della sera.

6 aprile 2011

Sentito sul MXPexpress

Signora Cinquantenne Cicciotella: “Ma tu hai poi fatto la 20 o la 10?".
Bancario Brizzolato Blackberrato: “Ho fatto la 20, ma risulto nella classifica della 10. Boh!”.
Mammina Quarantenne Pseudo-giovane Pseudo runner: “Io ho corso la dieci, ma non sono apparsa in classifica”.
SCC: “Ieri entro in casa e mio marito, già tutto bello pronto, mi chiede:Posso andare a correre? E io cosa gli rispondo?”.
MQPP: ”Il mio è uscito con Alberto a fare delle ripetute, e tu cos’hai fatto?”.
BBB: “Niente. E’ stata una giornata no, ma mi rifarò domenica. A proposito chi viene a Milano domenica?”.
Eccolo il mio popolo sul MXPexpress!
Oggi il cinguettio lì fuori mi ha tirato giù dal letto, mi ha risollevato dalla stanchezza alle gambe e mi ha fatto correre a ritmo sostenuto per un gir-otto un po’ più corto. Prima uscita mattutina  della stagione, immerso nella penombra e nel verde che sboccia, ad emozionarsi per la primavera che avanza ed a pestare sul ginocchio traballante che poi l’allievo non dica che il maestro non si impegna per il prossimo rendez-vous.

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