26 ottobre 2011

Visti sul MXPexpress

Si siede di fronte a me: alto dirigente, presumo settore bancario, ma non escluderei studio legale, centralissimo Milano (effettivamente la 24ore è marcatamente avvocatizia). Inizia una serie di rituali: controlla messaggi sul BB, aggiusta nodo cravatta, spazzola con la mano le maniche del vestito blu, estrae agenda rossa dalla valigetta e ci scarabocchia su qualcosa, inveisce ripetutamente al telefono e per conto suo con la moglie/segretaria che non si è ricordata di spedire quella tale raccomandata. Ripete da capo il tutto. Così per i 35' di viaggio sulla direttrice Tapasciopoli - Gotham City. Ma soprattutto persevera nell'ispezione digitale di entrambe i padiglioni auricolari, con annesso controllo del materiale e dissemination frontale e laterale del medesimo. Un tale tipo starebbe bene nel libro che porto appresso in questi giorni post-uzbeki ed in cui nascondo il volto per non tradire il mio fanciullesco stupore di fronte a questi accadimenti della vita. 
Intanto il parco oggi è sold out. Il clou dell'anno podistico è ormai tra noi e l'allenamento di mezzogiorno un must per il tapascione/impiegato di Gotham City. Ne faccio 9 di buona lena (4'33''), circumnavigando il recinto perimetrale e cercando di spingere senza forzare dal primo all'ultimo km. Insomma as usual, i soliti gesti, ripetuti in maniera maniacale ...

23 ottobre 2011

Birra

Dottore: "Fuma?"
Tapabada: "No!"
Dottore: "Fa uso di alcolici?"
Tapabada: "Solo birra"
Dottore: "Tutti i giorni?"
Tapabada: "Magari, dottore, magari...".
Andata anche quest'anno.
Intanto a Tapasciopoli è arrivato il freddo ed il Tapabada se ne è accorto solamente una volta in auto con il termometro a segnare 4°. Ma tant'è! Ero già sulla strada per Locate Varesino con maglietta maniche corte e canotta e alla Seprio Running Race mi sono quindi presentato in corto. Il metodo katzen oggi prevedeva un lungo in vista del prossimo impegno agonistico, ma alla fine del percorso lungo ho deciso di tornare all'auto: il crono segnava 21km in 1h47'. Intendiamoci: fatti tutti di un fiato, su sterrato spesso single track, a superare le marciatrici di Gurone, impegnate a commentare l'ultima ricetta della Benedetta. Non semplice, no davvero. 
Prima volta del Tapa a questa IVV. Come sempre piacevole correre nel Parco Pineta di Tradate. Qualche salita non troppo vertiginosa e saliscendi per gradire. Ristori non troppo abbondanti, ma alla fine ho portato a casa due dolcetti. Gambe affaticate dal dodicesimo km, ma noi teniamo fede e tra due settimane saremo pronti.

21 ottobre 2011

Giornate così

Poi arrivano giornate così: fresco, sole, cielo limpido, foglie gialle. E allora anche le ripetute diventano un piacere. Sfrutto un'ora di libertà sulla linea Tapasciopoli-Gotham City e vado al PAM (x i veneti: da intendersi Parco alto milanese e non supermercato). Viene fuori un 4x1000 rec. 2 min quasi da fermo. 4'02''/3'50''/3'50''/3'55''. Niente dolore ai tendini su questo terreno che pare sabbia. Basta poco per essere in paradiso. Che dire! Sono pronto per la visita di idoneità sportiva di domani mattina! Inshallah

18 ottobre 2011

Visti al parco - 3

Prima di tutto si è rivisto il Tapabada. Era da marzo che non passavo da queste parti di corsa. Poi anche Linus con il titolare di Koala Sport. Risponde al saluto solo il compare, lui giù a testa bassa. Continuo l'allenamento riflettendo su come catalogare un deejay di successo, forse un artista? Boh. Il riposo uzbeko di dieci giorni ha fatto bene ad un tendine. L'altro pare dolorante come prima. Spingo comunque per celebrare il ritorno al parco. E la ruota dell'allenamento alla katzen oggi si ferma su un progressivo (due serie da 3km dai 4'35'' ai 4'08''). Soddisfatto arrivo quasi a 10km che di questi tempi mi sembra un lusso non da poco. Ultima nota dal parco: tanti ometti e poche femminucce, speriamo nella prossima!

4 ottobre 2011

Trail non trail


Barcellona mi lascia una certezza morale ed un dubbio fisico. In villa ci starò per qualche anno ancora, ma la mia passione … la mia passione per la corsa quanto in fretta si brucerà? In otto giorni di permanenza catalana ne faccio 50 tondi (km), come un pendolino ad oscillare tra il porto olimpico e le rampe del Montjuic. Carbonaro, corro nella notte, incontrando il sole all’orizzonte solo di striscio e poi crollo. Troppo male ai tendini per svegliarmi tutte le mattine e sfidare il sudiciume delle Ramblas. Così è. Tornato a casa le cose non migliorano. Sabato un 3x1km rec. 1km dignitoso (tra 4’12’’ e 4’06’’), nonostante i due kili di previdenza integrativa sottoscritti tramite PAC a base di cerveza e crema catalana. Poi al lago, in una domenica di luglio slittata ad ottobre, un lungo abortito al 24esimo km. Ansimante e zoppo torno a casa e lascio dietro di me l’asfalto che non mi vuole più bene (tutto ricambiato!). Nelle prossime due settimane qui ci sarà poco da correre. Ne approfitteremo per sfogliare la margherita: trail nontrail, trail nontrail.

Quando non riuscirò più a correre, allora camminerò. E quando faticherò a camminare mi siederò a guardare le mie figlie correre e saltare e mi ricorderò di quanto ho corso e camminato e ringrazierò Dio per la fortuna che mi ha concesso.

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