Persi, sicuramente persi. Ecco! Mi figuravo come
Abatantuono in Marrakech Express, mentre con un manipolo di trailers
consultavamo il road book di questa seconda edizione del Baldo Trail Running. Pochi
minuti prima, in mancanza della tabella in legno indicante la strada da seguire,
si era scelto il sentiero sbagliato e dopo un po’ l’asfalto ci prende alla gola
e gli organizzatori ci prendono in auto per riportarci a Caprino Veronese, sede
di arrivo di questo BTR 2011. Così si conclude in un paesino stretto nella
morsa del caldo umido la partecipazione del Tapabada a questo trail. Ci diranno
dopo che buontemponi avevano tolto alcune segnalazioni del percorso, ma
resta il fatto che alla voce Tapabada in classifica appare la dicitura ritirato
(non so ancora se per colpa del sottoscritto o dei suddetti buontemponi).
Fino
al momento del fattaccio tutto era andato bene. Trasferimento in bus da Caprino
a Malcesine, poi in funivia fino ai 1700 del Tratto Spino dove è posta la
partenza del percorso corto di 25km. I primi dieci km si svolgono in costante
salita fino a Cima Telegrafo, punto più alto della catena del Baldo (2200 mt.). Percorso poco corribile, tra mughi e roccette, ma molto bello e qualche tratto
esposto. Quasi sempre con vista lago sotto di noi. Sopra il rifugio Telegrafo
il primo (e per me ultimo) ristoro, Da qui in poi il sentiero si fa più
corribile. Si raggiunge Cima Costabella e poi giù in picchiata, per pratoni, ma
sempre in cresta verso l’arrivo di Caprino Veronese. Per me l’avventura finisce
sull’auto degli organizzatori, dopo circa 24 km di fatica (di cui gli ultimi completamente asfaltati). Di questa esperienza
resta il paesaggio ed il bel percorso tecnico, che mi ha dato grande
soddisfazione. Da migliorare indicazioni, ristori e assistenza (qualche punto
un po’ esposto effettivamente c’era). Ma soprattutto da tenere a mente che se
in piena notte ti svegli con qualche dubbio sul partecipare ad una corsa, qualche
ragione (a te ignota) esiste!
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