Una rapida scorsa all'archivio mi ricorda di non avere mai partecipato a questa IVV. E siccome questa mia fase podistica invita alla scoperta del territorio (corri con gli occhi e non con i paraocchi) scelgo questa tapasciata con partenza dall'Ippodromo della Città giardino per santificare la domenica dei maratoneti.
I percorsi sono tre, ed io scelgo il più lungo che penso portare verso l'Osservatorio di Campo dei Fiori, ma che ahimè fa dietrofront alle Tre Croci. Nuvole basse non consentono di gustare appieno la meraviglia attorno, ma il percorso (sebbene quasi tutto su bitume) risulta vario agli occhi di chi, come me, lo affronta per la prima volta. Alcune salite fatte a buon passo (una sola però su sterrato), mi invitano a guardare i prossimi mesi dedicati al verticale con minore ansia. Gli ultimi km, invece, corsi con la parte veloce del direttivo sanmarco ad andature per me "keniane" inducono ad altre triste considerazioni: sul mio passato da mezzofondista, sulle ripetute e altri concetti tipo "costruzione della velocità", che vedo allontanarsi sempre più dal mio essere podista adesso.
Il ritorno a Tapasciopoli in piacevole compagnia, e soprattutto consapevole dei luoghi attraversati, mi consente di deviare per strade laterali senza avere il solito timore di perdita dei punti cardinali. Insomma una mattina che ti fa dire di aver fatto una buona esperienza, visiva e fisica.
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