Riassunto della corsa:
- Sono poche le
corse così sentite dalla gente del posto. Che poi tutta la gente del posto
partecipa alla corsa (e quei pochi che non partecipano si ritrovano al Pizzo
Pernice).
- Dalle mie
precedenti apparizioni ricordavo che erano solamente 5 i km pianeggianti prima
di iniziare la salita, ma, come già avvenuto nelle precedenti apparizioni, poi
mi accorgo che i km pianeggianti vanno abbondantemente oltre i sette
- Così devo
correre per 7 km, che pressappoco è il mio record settimanale
- C’è da dire che
il socio (la gara è da disputare a coppie) alla prima esperienza alla Valle
Intrasca non si risparmia, forse pensando che la gara finisca a Cambiasca, dove
inizia la salita
- La prima parte
della salita è quella più tosta, eppure la affronto sempre come se fosse la più
easy, con conseguenze letali per le mie gambe (ed il morale)
- Al Piancavallone
sei pronto per la resurrezione, poi arriva il Pizzo Pernice e l'evento è posticipato
- Chi dice che la Valle
Intrasca inizia quando inizia la discesa è un saggio … cane vecchio sa
- Da lì mancano
ancora 15 km abbondanti, che per il mio socio ed il sottoscritto non passeranno
più
- Lo spirito della
Valle Intrasca è nel ristoro di Cambiasca … docce fredde e pentolone con birra
da bere a mestolate
- A proposito di Cambiasca,
la gara potrebbe finire qui, gli altri cinque km sono puro masochismo, soprattutto
se percorsi all’ora di pranzo in una calda giornata di giugno
- Alla fine però c’è
il tappeto rosso, la medaglia di legno, due fette di anguria che ti aspettano,
e la voglia di ripartire per la prossima edizione.
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