Basta poco: un gonfiabile all’arrivo, uno speaker e un
pettorale. Basta poco per trasformare una tapasciata in un trail non
competitivo. Attirato più dalla zona, tanto cara al tenutario di codesto blog, che
dalla parola trail nel logo della corsa, eccoci a Cavaglio d’Agogna per
cimentarmi in questa prima edizione del C-trail di 21km. Quali che siano le
motivazioni di ognuno, un nutrito numero di appassionati del genere si mette in
marcia con un clima di inizio primavera. La zona propone dolci saliscendi tra i
vigneti e qualche più deciso strappo per inerpicarsi sugli argini di torrenti
in secca (lo speaker in partenza ha sottolineato ripetutamente il numero dei guadi
da attraversare, 4guadi4, quasi a mettere un pizzico di avventura in una tapasciata
domenicale che già di per sé può offrire enne varianti sul tema sorpresa).
Oggi si trattava di macinare qualche km extra su di un percorso
che simulasse ben più probanti impegni di inizio primavera. E l’obiettivo
è stato perfettamente centrato, grazie ad un tracciato che ha richiesto un
impegno costante, senza cali improvvisi o insensate fughe in avanti.
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