Trasferta condita da pochi km. Costretto dalla temperatura e dall'umidità a calcare l'ipermoderno tapis roulant dell'Intercontinental Shanghai Expo, come un criceto podistico che corre nella ruota senza conoscerne il motivo, guardo con ammirazione i (tanti) cinesi che al mattino presto e al calare del sole vanno su e giù lungo questo viale nuovo di pacca intorno all'Expo.
E' da un paio di anni che non passavo da queste parti. Così mi stupisco di questi nuovi rampanti podisti della domenica, dei nuovi centri commerciali, dove le truppe scelte della repubblica popolare si cimentano nello sport preferito dagli americani: ingurgitare il maggior numero di calorie a tutte le ore del giorno. E chiamala pure globalizzazione se vuoi.
Forse è anche per questo che si sente la necessità di correre, correre per smaltire, qui come ad Atlanta.
Pure il sottoscritto lo fa, su e giù per i saliscendi di un tapis che ha anche un programma di corsa dedicato a Killian (Kilimanjaro). Per smaltire quanto mangiato a Issimo (conferma ad alto livello) e nel nuovo Matto Bar. 4 giri di ruota, in media 8 km di CL senza senso.
Ma ora si riprende.
Ma ora si riprende.
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