Uno
sparo e via. I primi sono già là in fondo ed io fatico a mettermi nella pancia
del gruppo. Non è mica spirito trail questo. Ci vuole piuttosto tutto lo spirito
competitivo che ho addosso per non far scappar via l’altra casacca sociale presente qui. Battesimo nelle campestri per il
Tapabada, qui a Vaprio d’Agogna, dove ho già una suite che mi attende per l’eternità con vista sul
Rosa. Battesimo con pioggia, fredda ed insistente. Sopra il cielo buio, sotto
fango a volontà per il centinaio di acrobati intervenuti. Il primo km lo faccio
tutto d’un fiato (4'27'') e non so come resisterò a fare tre giri in questo pantano. Ma
il Moreno non lo mollo, anche se corre con l’handicap delle scarpe da libera
uscita. Al secondo km (4'41'') c’è da scendere l’argine e risalirlo da parte opposta,
con gente che perde l’ancoraggio e chiodi che fendono l’aria a livello
femorale. Al terzo km (4'25'') il Moreno mi sembra un po’ in affanno. Ci metto cuore e
poca tecnica: le curve le prendo larghe che al palo si è formata una trincea di
fango. Al quarto (4'41'') passo una bionda del Casorate e lascio il socio alle spalle.
In risalita dall’argine mi sembra di aver perduto una scarpa in mezzo al fango,
invece no. Al quinto (4'20'') è già suonata la campana dell’ultimo giro e ne supero altri due che hanno terminato la benzina. Inizia il sesto (4'39'') e alla prima curva
passo anche la triatleta targata Bellinzago. Il rettilineo finale è qui e adesso. Quello davanti è troppo lontano, ma tiro uguale (4'17''). Dietro ne
arriva un altro in gran rimonta. Lo prendo? Lo controllo? è finita…
quanto abbiamo fatto?
29.47
di che categoria sei?
penso M40, ma non
faccio classifica
comunque sei 40esimo su 110
ah! (stupore)
Tapascione di qua, tapascione di là, poi appena c'è da sgomitare diventano tutti agonisti ;)
RispondiEliminaSuvvia, era solo una corsetta di paese nothing else_
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